C’è un gioco che somiglia al baseball, ma è più veloce, più semplice, più urbano.

Si chiama Baseball5: cinque contro cinque, un campo ridotto, niente mazze né guanti, solo una palla e tanta voglia di divertirsi. Le partite durano circa 45 minuti, il tempo di una lezione scolastica o di un episodio di una serie, e dentro ci stanno ritmo, inclusione e spettacolo.

Non è un caso che la Federazione Italiana Baseball Softball abbia deciso di farne un campionato nazionale, e che la World Baseball Softball Confederation lo abbia già riconosciuto come disciplina ufficiale.

Il Baseball Softball Club Arezzo ha scelto di esserci. Non per caso, ma per volontà:

quella del nuovo Consiglio Direttivo, che ha deciso di inaugurare il proprio mandato con un gesto concreto, un segnale di apertura al futuro.

Partecipare al primo campionato italiano di Baseball5 diventa così il primo traguardo del 2026, e insieme un modo per dire:

“Noi ci siamo, e vogliamo crescere”.

Il Consiglio è già al lavoro per individuare il Manager, che verrà annunciato nei prossimi giorni.

Sarà lui a guidare la costruzione di una squadra mista, come da regolamento, dieci atleti – cinque uomini e cinque donne – chiamati a rappresentare Arezzo con orgoglio e competitività.

L’ambizione è semplice e grande allo stesso tempo: ben figurare, spingersi il più avanti possibile, e magari sorprendere.

Per un club che porta sulle spalle cinquant’anni di storia, il Baseball5 è un modo per restare giovane: un ponte tra tradizione e modernità, tra diamanti e piazze, tra passato e futuro.

Il presidente Mario Cavini lo ha detto con chiarezza:

«Partecipare al primo campionato italiano di Baseball5 è un segnale forte della nostra volontà di innovare e guardare al futuro.

Vogliamo essere protagonisti in una disciplina che incarna valori di inclusione e spettacolo, e portare con orgoglio il nome di Arezzo il più avanti possibile».